
Intervista Marina Tonini sul libro Dio è bipolare

Sia il narcisismo che l’autostima mirano alla legittimazione di se stessi.
In una societa’ terribilmente frivola e competitiva come quella attuale, dove la sostanza e’ letteralmente surclassata dall’apparenza, dove la bellezza estetica – per esempio – e’ e resta uno dei canoni fondamentali, e dove ci si sente sempre inadeguati in quanto messi costantemente a confronto gli uni con gli altri in ogni ambito delle nostre vite, ecco che cercare questa legittimazione diventa sempre piu’ difficile.
La massoneria di oggi e’ molto diversa da quella di un tempo.
La massoneria classica od operativa, infatti, era formata dai liberi muratori, alias costruttori di chiese e cattedrali che in realta’ lavoravano anche su se stessi, nel senso che dovevano costruire il loro io interiore… un mattone dopo l’altro.
La Corea del Nord non e’ uno stato oscuro ed enigmatico come si vuole far credere. Soprattutto per noi italiani.
Esso, infatti, e’ nel concreto un regime fascista, che si nutre della personalizzazione e divinizzazione del dittatore di turno (compresa la famiglia) di un’economia autarchica e socialista, e di un’obbedienza – felice o meno, a seconda del grado di coscienza – dei suoi concittadini.
Le Organizzazioni non governative hanno svolto – e svolgono – un ruolo nobile, in moltissimi teatri bui creati dalla nostra “umanita’”: guerre, carestie, emergenze umanitarie di ogni genere vengono tamponate – e in alcuni casi – perfino risolte da questo tipo di organizzazioni.
Il punto e’ che anche in tutto questo a volte il diavolo ci mette lo zampino, e per “zampino” intendo certi poteri occulti, che sfruttano da sempre anche i fenomeni migratori per ricavarne denaro, potere e controllo.
Donald John Trump si e’ insediato alla Casa Bianca il 20 gennaio del 2017, tra urla e strepiti dei media, delle “star” e di parte del popolo americano, aizzato dagli stessi media mainstream che lo disegnavano – e lo disegnano – come un nazista, misogino e omofobo.
A nulla sono bastate le dichiarazioni del Presidente su Twitter e nel suo discorso inaugurale del tipo “saro’ il Presidente di tutti”: i media, ormai, lo avevano bollato e il popolo americano si e’ ribellato.
Sempre piu’ storie oggi finiscono nel silenzio. Nel silenzio della rete, per l’esattezza.
Basta ignorare un messaggino, cancellare qualcuno da un profilo e la cosa e’ fatta.
Nella societa’ della virtualita’ dei sentimenti, purtroppo, lasciarsi oggi e’ diventata per molti una consuetudine digitale: se ti cancello virtualmente, non esisti neanche piu’ realmente.
Ammetto di essere molto attratto da certe tematiche, e sono anche consapevole che in giro ci sono molte persone insane di mente.
Ho deciso di scrivere questo articolo perche’ considero la persona che ho intervistato altamente credibile, coerente e non in cerca di visibilita’ come qualcuno potrebbe pensare.
Gli argomenti che seguono, dunque, appartengono a un “altro mondo”, non per questo non possono essere definiti reali.