Astana: capitale degli Illuminati?

Si parla tantissimo su internet dei cosiddetti “Illuminati”, ovvero di una setta umana ma anche in parte aliena (almeno secondo le tesi dello scrittore e ricercatore David Icke, che parla di un complotto umano/rettiliano) la quale auspicherebbe, da qui ai prossimi anni, al controllo totale dell’umanita’ dal punto di vista politico, economico, sociale ma soprattutto spirituale.
Molti affermano che quest’elite risalga addirittura ai famigerati “Illuminati di Baviera”, creati da Adam Weishaupt il 1 maggio del 1776, anno in cui si e’ avuta – una coincidenza? – la nascita della prima banconota globale, ovvero il dollaro.


Secondo molti “complottisti” comunque, lo scopo di questa organizzazione finanziata dai Rothschild – una delle dinastie finanziarie piu’ influenti del Pianeta – sarebbe quello di irretire il mondo attraverso le maglie della finanza e dei debiti pubblici, in pratica attraverso la proprieta’ e la disponibilita’ della moneta.
E oggi, in effetti, l’elite dominante ha cosi’ tanto potere proprio perche’ si e’ impadronita della proprieta’ della moneta ab origine, la quale, essendo un bene comune, dovrebbe appartenere ai cittadini e non nascere piu’ come debito.
Gli illuminati, che esistano o meno come setta dedita a pratiche occulte, sono in qualche modo realta’ se si pensa che l’1% della popolazione mondiale… possiede il 46% delle ricchezze del Pianeta, ovvero quasi la meta’ di un emisfero!
E se si pensa ormai che in tutto il mondo il denaro e’ privato e nasce dal nulla, si puo’ ben capire come tutto non possa essere frutto di una pura e fervida immaginazione, o peggio ancora campato per aria.
Una cosa che comunque si riscontra a proposito delle organizzazioni segrete che stanno dietro le quinte della politica e della societa’ (altrimenti dicasi illuminati e accoliti) e’ la loro esasperata vocazione per i simboli, come se volessero far sapere agli addetti ai lavori delle loro conquiste e del potere acquisito, mentre il resto della popolazione continua a ignorare e ad essere vittima di terribili messinscena politiche, economiche e sociali.
Il simbolismo “occulto”, del resto, e’ presente in moltissime citta’, e richiama continuamente le societa’ misteriche egizie: la piramide, per esempio – simbolo di ascensione ma anche di compartimentalizzazione sociale e in generale umana – e’ l’esempio piu’ eclatante; altri sono l’occhio che tutto vede, l’obelisco, l’aquila, la colomba, la fiamma, insomma il simbolo che si fa codice.
Una citta’ nel mondo nata da poco – dunque ancora in itinere – ma che racchiude molta, anzi moltissima di questa simbologia occulta, si chiama Astana, ed e’ la nuova capitale del Kazakistan.
Sentiremo molto parlare di questo Stato nei prossimi anni: ricco di uranio, cromo, zinco, piombo, oro, rame, acciaio e carbone, il Kazakistan sta perfino scalando il mercato mondiale dei diamanti con una sua produzione autoctona!
Astana – la capitale – e’ una citta’ giovane, che e’ nata col nome di Akmolinsk nel 1824 grazie a una colonia di cosacchi siberiani; nel 1961 poi ha cambiato le sue generalita’ in Tselinograd, (letteralmente citta’ delle terre vergini, dati gli immensi spazi agricoli circostanti, cosa che ha attirato parecchi braccianti).
Nel 1990 il paese, resosi indipendente dalla madre Russia, ha dato un nuovo nome alla citta’ fino al cambio definitivo nel 1997 col nome di “Astana”, che significa “capitale” ma anche “soglia” nell’antico persiano.
Oggi Astana ospita piu’ di un milione di abitanti, due terzi dei quali di etnia russa, anche se ovviamente ci sono kazaki, ucraini, e perfino tedeschi.
Dal punto di vista architettonico, la citta’ e’ una fusione tra antico e moderno, con strutture molto avveniristiche ma anche piramidi, obelischi, chiese, moschee, archi, grattacieli (alcuni dei quali ondulati come miraggi del deserto).
Il famoso architetto giapponese Kisho Kurokawa – che sta dando vita alla citta’ – ha elaborato tre settori: il primo e’ quello industriale che sorge intorno alla stazione, e che ospitera’ molti operai; seguono aree residenziali con parchi per la middle class e infine i palazzi del governo e della diplomazia nel centro della citta’, che si ergera’ intorno al fiume Isim, proprio come le grandi metropoli europee, e non solo.
I monumenti in costruzione ad Astana l’hanno subito ribattezzata “capitale degli illuminati”: uno di questi, infatti, e’ il cosiddetto “Palazzo della Pace e della Concordia”, alias un’enorme piramide costruita da Sir Norman Foster e divisa in tre parti; alla base c’e’ il “Teatro dell’opera”, dove in un ambiente scuro e tetro si esibiscono artisti di ogni genere, osservati da un enorme sole che sovrasta tutta la sala; nella zona intermedia c’e’ una “Sala delle Riunioni” (ufficialmente per ospitare esponenti religiosi di tutto il mondo) e non credo sia un caso se al centro della stanza ci sia un enorme “tavolo solare”, dato che tutte le religioni (almeno quelle che devono depistare, in un certo senso, dalla pura spiritualita’ presente in ognuno di noi) derivano sic et simpliciter da culti solari; infine, nella zona alta della piramide ovvero nella cuspide, ci sono delle sale dove si riuniscono – ufficialmente – i potenti del mondo, alias esponenti “politici” ma soprattutto economici e vari membri dell’elite dominante.
Un altro monumento “strano” e’ la Torre di Bayterek, progettata anch’essa da Sir Norman Forster su richiesta dell’attuale Presidente Kazako Nazarbayev.
Su questa Torre c’e’ una sfera che rappresenta sia il sole sia la leggenda delle uova dell’uccello Samruk, che depositava i suoi “frutti” sui pioppi, dove cioe’ gli uomini non potevano arrivare. All’interno della sfera due strani oggetti: un globo con le firme di diciassette rappresentanti religiosi e un triangolo con l’impronta del Presidente. Di notte sembra un’enorme torcia, simbolo per eccellenza della setta degli Illuminati.
Naturalmente c’e’ anche il palazzo presidenziale, sorretto da due colonne come in tutti i templi massonici, ovvero le colonne Boaz e Jachin che rappresentano – nel mondo esoterico – il principio maschile e femminile.
Altre opere bizzarre sono ancora lo stadio a forma di occhio, in grado di aprirsi e richiudersi, ma anche il tendone piu’ grande del mondo – il Khan Shatiyry Entertainment Center – alto 150 metri e capace di coprire un’area di 10.000 metri quadrati; qui, a dispetto del rigidissimo inverno kazako e del caldo torrido estivo, si potra’ praticare qualunque tipo di sport immersi in un sempiterno tepore primaverile.
Astana, comunque, dovrebbe completarsi nel 2030: ora, dato che le date e i simboli nell’occultismo sono sacri, qualcosa di importante dovra’ di certo accadere in quell’anno. Ne sono certo.

Fonte immagini: Google.