Michael Jackson e’ un artista che non ha bisogno di presentazioni: non a torto, puo’ essere considerato uno dei piu’ grandi pop performer che l’umanita’ abbia mai conosciuto.
La sua morte precoce quanto improvvisa nel 2009 ha lasciato un enorme vuoto, e anche chi vi scrive ha sofferto non poco – lo ammetto – dato che la sua musica e i suoi messaggi mi hanno aiutato in molti momenti difficili.
L’album Dangerous e’ il quarto album solista di Michael: venne pubblicato il 26 novembre del 1991 e fu un vero trionfo di capolavori sia musicali che di immagine, con videoclip che videro la partecipazione di personaggi famosi come Eddie Murphy, la modella Iman e la star NBA Magic Johnson nel video “Remember the Time”, gli attori Macaulay Culkin e George Wendt nel video “Black or White”, il giocatore di pallacanestro NBA Michael Jordan in “Jam, e la modella Naomi Campbell nel clip “In the Closet”.
Dangerous (che in italiano significa “pericoloso”) vendette qualcosa come 30 milioni di copie, e dopo la morte dell’artista le vendite si incrementarono ulteriormente.
Molto si e’ detto sulla copertina di questo album, alias una delle piu’ belle e complesse mai realizzate per un cd musicale. L’artista che le ha dato vita e’ un certo Mark Ryden, un pittore californiano di immagini criptiche e simboliche il cui portfolio e’ tuttora immaginifico e surreale.
L’acrilico su tela che ha realizzato e’ ancora in suo possesso, dato che la Sony ha acquistato solo i diritti di riproduzione.
Ryden ha dichiarato piu’ volte di essersi ispirato al video di Jackson “Leave me Alone” – dove l’artista distrugge il parco giochi che si e’ edificato sulla sua stessa immagine – anche se molti ci vedono qualcosa dell’opera di Bosch “Il Giardino delle Delizie” – un trittico surreale pieno di colori dove vengono simboleggiati Dio, la sua creazione ma anche la dannazione – e perfino un omaggio alla pittura di Botticelli, una pittura che celebra la supremazia dello spirito sulla materia, in un percorso ascensionale che ricongiunge l’anima a Dio attraverso l’amore e l’intelletto.
Ad ogni modo, la copertina di questo album e’ talmente complessa e affascinante che il suo senso non potra’, a mio avviso, mai essere svelato completamente.
Per chi se ne intende di arte, essa e’ un concentrato di esoterismo ma anche di riferimenti alla stessa vita del cantante, cosa che lascia parecchio spazio all’immaginazione.
Quello che piu’ colpisce, prima di ogni cosa, e’ il fatto che ci troviamo – nella parte bassa dell’immagine – davanti a un luna park infernale: qui, sulla sinistra, vediamo un tunnel diabolico dove entrano degli animali che fanno un percorso pericoloso, come dimostra la stessa scritta “Dangerous” al centro di questa giostra, che sembra rievocare nientepopodimeno che quella dell’ingresso di Auschwitz.
Gli animali escono da questo percorso fatto di industrie, buio, fumi, ma anche di un mondo all’incontrario – con l’immagine addirittura delle Americhe capovolte – sottoforma di scheletri, mentre indenni escono un piccolo Michael e Macauley Culkin, simbolo che l’innocenza insita nel cuore dei bambini puo’ sconfiggere il terribile sistema.
A reggere poi la terribile scritta ci sono due colonne che sono chiaramente due serpenti: un richiamo forse… alla societa’ gestita dietro le quinte dai rettiliani?
Interessante e’ anche l’occhio di Horus all’uscita del portone di destra – quello dove escono appunto i cadaveri e i bambini – simbolo che potrebbe far riferimento – effettivamente – alla societa’ degli illuminati o comunque a una sorta di controllo di massa che di fatto plasma e distrugge il senso della nostra terrena esistenza.
Al centro dell’entrata principale con la famosa scritta c’e’ anche un tapis roulant, che porta con se’ tutti gli orrori di questa civilta’, ovvero missili, l’atomica, teschi e ossa, ma anche molecole e atomi che forse stanno a indicare la falsita’ o le falle del sistema scientifico.
Insomma, vista in una prospettiva spirituale piu’ ampia – proprio secondo i canoni di Bosch e Botticelli – questo sistema distruggerebbe l’uomo, impedendogli di ascendere e permettendogli solo di andare da una parte all’altra della giostra, in un ciclo di reincarnazioni senza fine ne’ utilita’.
Tra i personaggi poi in primo piano troviamo, sulla destra, il pioniere degli spettacoli circensi Barnum, giudicato un mistificatore e un millantatore, che sorregge con la testa il nano ungherese Mishia, vestito con i tre colori primari giallo, rosso e blu, e con il celebre guanto sulla mano sinistra come Michael.
Molti hanno associato queste due immagini alla gigantesca frode dello showbiz di cui lo stesso Michael faceva parte (un nano sopra un gigante).
A sinistra invece, e sempre in primo piano, c’e’ una mano che e’ chiaramente quella di Michael (con i chiaroscuri della vitiligine, malattia di cui soffriva il cantante, e con i cerotti su varie dita) che sorregge una bambina che ha tra le mani uno scheletro preistorico, simboli entrambi della nascita della vita e dell’umanita’ sul pianeta.
Al di sopra pero’ di tutto questo infernale meccanismo, ecco che ci sono i colori e la luce, come a voler indicare dei regni superiori dove putti, angeli e suoni assumono un’altra forma.
Qui, in alto a sinistra, c’e’ il re-cane, che molti identificano ancora una volta con il cantante, dato che il suo anno di nascita, il 1958, e’ considerato dal calendario cinese come l’anno del cane, il quale, sulla mano sinistra, ha il solito guanto bianco e tiene in ciascuna mano uno scettro.
Chiaro riferimento religioso qui e’ il cupido che alla sinistra del cane guarda i quattro pesci che fluttuano, e che rappresentano le quattro stelle della costellazione dei Pesci, quella che fa riferimento a Gesu’.
Nella colonna a destra che regge il re-cane, invece, c’e’ proprio la venere di Botticelli.
Sempre a sinistra del re-cane c’e’ un’altra presenza inquietante, alias una sorta di pipistrello alato che osserva il re da una certa distanza.
A sinistra ancora del re c’ e’ l’altare della regina, un uccello che si rivela una sorta di meccanismo che crea dei corpi in una bolla (questo particolare e’ tratto proprio dal quadro di Bosch) e dalla cui corona sgorgano delle anime che sembrano proiettarsi verso questo meccanismo: probabilmente, un chiaro simbolismo al ruolo della donna che crea la vita e che genera nuovi corpi e dunque nuove anime incarnate.
Al centro e sopra tutto gli occhi di Michael Jackson, ovvero gli occhi dell’osservatore che in qualche modo osservano tutto da una prospettiva diversa.
Sotto di lui una serie di anima-li, i quali, per la loro purezza d’animo, sono gia’ sintonizzati su certi mondi.
E sopra di lui invece altre figure angeliche, di cui due che incoronano una scimmia, cosa che fa pensare alla scimmia Bubbles ma anche e in qualche modo alla stessa incoronazione dell’uomo che raggiunge determinate vette.
In alto, ai lati dei putti che incoronano Bubbles, ci sono infine due elefanti guidati da due figure vestite con colori diametralmente opposti: l’elefante, nella religione induista, e’ sinonimo di saggezza, ovvero la capacita’ di superare ogni forma di dualismo, compreso quello tra la materia e i mondi astrali/spirituali.
Insomma, in questo incredibile quanto indecifrabile dipinto, potrebbe esserci l’essenza della stessa creazione, sia per la varieta’ e qualita’ dei mondi multidimensionali, sia per il percorso che l’uomo deve ancora compiere per la sua ascensione: a voi, a questo punto, l’onere di procurarvi una copia.
Fonte immagini: Google.