Gli dei dell’antichità erano alieni?

La natura cinica ed egocentrica di molte persone, ancora oggi, tende a ridicolizzare le leggende del passato, che invece potrebbero rivelare molto della nostra genesi su questo Pianeta.
E’ un po’ quello che accade quando dici a qualcuno che hai visto un UFO: o ti stai inventando tutto o sei un pazzo scatenato (tra le due cose, a volte, per il comune senso cinico, non c’e’ alcuna differenza).


Eppure troppe persone oggi – per esempio – hanno visto oggetti volanti non identificati, alcuni hanno descritto perfino nei minimi dettagli incontri con esseri di altri mondi. E molte di queste persone sono tutt’altro che non credibili, nel senso che non cercano ne’ notorieta’ ne’ soldi.
Insomma, sono persone assolutamente semplici, per cosi’ dire.
Ma non solo: moltissima gente ridicolizza ancora oggi questi argomenti, ma e’ pronta invece (o forse e’ programmata) a credere a libri come la Bibbia, i cui fatti, paradossalmente, se spiegati “in chiave aliena”, iniziano ad avere molto piu’ senso.
Lo scrittore e ricercatore (da poco scomparso) Zecharia Sitchin ha sottolineato piu’ volte nei suoi libri che gli dei della storia antica presenti nelle varie “leggende” popolari si rifanno allo stesso pantheon, rinvenuto in alcune tavolette d’argilla nella biblioteca reale di Assurbanipal, nella citta’ assira di Ninive, ovvero l’ attuale Iraq o Sumer, come veniva chiamato in tempi antichi.
Gli Anunnaki – questo era il loro nome – andavano e venivano dalla Terra coi loro mezzi celesti, e furono proprio loro – secondo queste tavolette – a creare la prima civilta’ che l’attuale umanita’ ricordi, ovvero quella sumera che ha dato poi i natali a quella assira, egizia, persiana, indiana e via discorrendo.
Sitchin afferma che questi dei manipolarono geneticamente l’uomo per renderlo piu’ intelligente e incline a eseguire i loro ordini (da qui il salto evolutivo da homo erectus a homo sapiens, che gli studiosi ancora oggi non riescono a spiegare in modo chiaro).
Lo scrittore David Icke, invece, dal canto suo, afferma che questi Anunnaki hanno si’ manipolato geneticamente l’uomo, ma lo hanno fatto per farlo involvere, nel senso che gli umani, anticamente, vivevano in una sorta di paradiso in terra (quello che gli antichi chiamavano eta’ dell’oro) e con l’arrivo di questa razza predatoria – che Icke definisce “rettiliana” – e’ stato disattivato buona parte del nostro DNA (l’attuale DNA definito spazzatura) introducendo la differenziazione sessuale e i vari linguaggi (prima l’umanita’ pare fosse telepate e androgina, era molto evoluta spiritualmente ma non abbastanza furba da evitare questo raggiro).
Cio’, sempre secondo Icke, avrebbe provocato quella che moltissimi testi religiosi definiscono “la caduta dell’uomo”: non a caso, secondo lo scrittore, il serpente che seduce la donna nel paradiso – nell’eta’ dell’oro dunque – e’ proprio un rettiliano, non un comune serpente che parla, il quale fa condannare Adamo ed Eva… alle “fatiche” scaturenti proprio dalla loro differenziazione sessuale!
Stesso dicasi del famosissimo episodio della Torre di Babele, dove questo “dio” decide di confondere i linguaggi per evitare una sorta di unita’ d’intenti tra gli uomini.
Ad ogni modo, sarebbero stati gli Anunnaki a costruire in tutto il pianeta opere megalitiche come le Piramidi di Giza o quelle nel mesoamerica, monumenti che avevano funzioni sepolcrali (per se stessi e i loro discendenti) ma anche astronomici, nel senso che erano orientati verso determinati ammassi stellari cari agli extraterrestri.
I due famosi scrittori concordano anche sul fatto che monumenti come Stonehenge e simili non sono altro che calendari astronomici di stampo megalitico: questi, oggi, si trovano un po’ dappertutto, e certe coincidenze sorprendenti coi movimenti del sole e della luna non possono essere casuali.
Stando sempre alle famose tavolette d’argilla – cui si ispira anche la nostra Bibbia, che a tal proposito parlava di “Nephilim”, ovvero di “uomini giganti” – questo piccolo gruppo di Anunnaki era capeggiato da due fratelli, Enki ed Enlil, ciascuno con la loro discendenza, che si sparsero sul Pianeta lottando tra di loro e conquistando con la violenza, in alcuni casi, intere fette di continenti.
Il termine Anunnaki, tra le altre cose, significa proprio “coloro che dal cielo discendono sulla Terra.”
La missione iniziale di questi visitatori era quella di raccogliere l’oro dal pianeta: e’ per questo che “educarono” l’uomo ad essere obbediente e servile, dandogli strumenti fisici e intellettuali sufficienti per essere intelligente e intraprendente nel lavoro.
In tutto il mondo, comunque, dalla Scandinavia all’America latina, si narra di dei che lottarono tra di loro per il predominio sul mondo.
Alcuni erano benevoli, altri decisamente meno.
Le cose iniziarono a peggiorare quando ci furono guerre fratricide tra questi dei, e alcuni di essi – come Marduk, figlio di Enki – sposarono perfino delle donne umane, cosa che allora era severamente proibita.
Insomma, alla fine tra questi dei si delinearono due fazioni: la prima voleva uno sviluppo in qualche modo graduale e “coscienzioso” dell’umanita’ (nella sua nuova forma), mentre la seconda voleva il dominio totale e incontrastato ed era pronta a raggiungerlo con ogni mezzo, soprattutto con l’infiltrazione e l’inganno.
E’ a tal proposito che lo scrittore David Icke parla delle cosiddette “stirpi”, ovvero di ibridi umano-alieni che tutt’oggi governerebbero la societa’ attraverso – in primis – societa’ segrete, che dettano poi le linee del sistema finanziario internazionale e soggiogano i governi sottoposti a quest’ultimo. Il tutto per centralizzare il potere… proprio come si era auspicato sin dalle origini.
I testi religiosi monoteistici inoltre, secondo molte correnti di pensiero anche attuali, sarebbero invece stati manipolati e “annacquati” nel senso che il plurale “dei” sarebbe stato sostituito con il singolare “dio”, un dio pero’ che e’ vendicativo, esige sacrifici umani, insomma che potrebbe anche non essere quello che comunemente immaginiamo.
Ad avvalorare la tesi tout court della derivazione della nostra Bibbia dalle tavolette sumere (e quindi in un certo senso dalla religione sumerica) non ci sono soltanto i tanti conflitti e le guerre “bibliche” descritte nel testo “sacro” ma anche – nella Genesi, per esempio – la famosa frase (che avalla il concetto delle stirpi) che recita: “Quando l’umanita’ inizio’ a moltiplicarsi sulla faccia della terra, e da essa nacquero le figlie, i figli di Dio videro che le figlie dell’umanita’ erano belle, e ne presero per mogli quante ne volevano”.
Comunque siano andate le cose, improvvisamente pare ci fu una tregua tra queste due fazioni, e da qualche parte arrivo’ l’ordine di lasciare il pianeta, almeno in modo manifesto.
Si perche’ i cosiddetti ibridi – stando appunto a quanto afferma David Icke – starebbero facendo il lavoro sporco ancora adesso, anche se – ovviamente – per qualcun altro.
Che si possa dar credito o meno a queste storie, e’ una questione soggettiva e – a mio avviso – anche di apertura mentale.
Se ci pensiamo bene, noi sappiamo davvero poco della nostra storia, anzi, diciamocela tutta, brancoliamo nel buio, dunque queste tesi, sebbene “balzane” per il nostro comune sentire, potrebbero spiegare davvero molto della storia che ancora ci manca.

Fonte immagini: Google.