Se per molti italiani il Vaticano e’ un cancro che involve il nostro paese, per altrettanti lo IOR – l’Istituto Opere Religiose – ne rappresenta piu’ semplicemente le metastasi.
Lo IOR, per certi versi, e’ molto simile alle banche centrali private che emettono denaro dal nulla indebitando perennemente i popoli, cio’ in quanto gode di un estrema dose di “segreto bancario” che fa si’ che vi si possa riciclare – ancora adesso – praticamente di tutto.
L’unica differenza e’ che non puo’ emettere moneta ex novo virtuale; ma come tutte le altre banche, pero’, puo’ moltiplicarla virtualmente tramite il meccanismo della riserva frazionaria.
A partire dagli anni ’70, lo IOR comunque e’ stato protagonista di numerosi scandali finanziari, scandali che hanno messo in luce le fitte trame che l’Istituto ha tessuto con la massoneria deviata, la finanza internazionale, la mafia e i servizi segreti.
Lo IOR infatti e’ stato per quasi 30 anni il maggiore azionista del Banco Ambrosiano: la magistratura ha appurato che societa’ estere residenti in paradisi fiscali e facenti capo proprio allo IOR hanno acquistato, tra il 1946 e il 1971, cospicui pacchetti di azioni della banca, e cio’ probabilmente per “ripulire” denaro proveniente… da fonti decisamente “illegali”.
Il crac del Banco Ambrosiano avvenuto nel 1982 ha portato alla luce le lettere di gradimento che l’allora Direttore dello IOR, l’arcivescovo Paul Marcinkus, aveva spedito al banchiere ambrosiano Roberto Calvi – al fine di ovviare a una normale fideiussione, ovvero mantenere tutti i fondi presenti in banca sulla base della “parola data”.
Il giornalista Mino Pecorelli rivelo’ che Marcinkus faceva parte della massoneria sin dal 1967, e che il suo soprannome in codice era “Marpa”: orbene Pecorelli – forse perche’ cominciava a sapere e capire troppo – fu assassinato il 20 marzo del 1979.
Nel 1987 Marcinkus fu indagato per concorso in bancarotta fraudolenta e riciclaggio di denaro sporco: il pentito di Cosa Nostra Vincenzo Calcara confermo’ i contatti tra Marcinkus, Roberto Calvi ed esponenti di spicco della mafia siciliana.
A seguito di un mandato di cattura, Marcinkus e gli altri vertici dello IOR si rifugiarono proprio nello Stato Pontificio, che ovviamente non concesse l’estradizione.
Si cito’ perfino – come pretesto – l’art 11 dei Patti Lateranensi, che tuttora stabilisce che “gli enti centrali della Chiesa Cattolica sono esenti da ogni ingerenza da parte dello Stato Italiano, nonche’ dalla conversione nei riguardi dei beni immobili”.
Man mano che le indagini sul Banco Ambrosiano avanzavano, tutte le persone informate sui fatti cominciarono a morire: Graziella Corrocher – la segretaria di Calvi – “si suicido'” lanciandosi dal suo ufficio al quarto piano in un palazzo di Milano; peccato che, secondo le testimonianze, pochi minuti prima fossero entrati nel palazzo proprio alcuni “inviati del Vaticano”!
Anche il banchiere Roberto Calvi fu tolto di mezzo: fu trovato impiccato sotto il ponte dei Frati Neri sul Tamigi; in tasca aveva ancora un passaporto falso e una mazzetta di denaro che sperava di usare… facendo perdere definitivamente le sue tracce.
Michele Sindona – un alto dirigente del Banco Ambrosiano – mori’ in carcere probabilmente per avvelenamento il 20 marzo 1986.
Anche il Giudice Emilio Alessandrini che stava indagando sullo IOR e le connessioni col Banco Ambrosiano fu ucciso ufficialmente da “terroristi di sinistra”.
Ma gli scandali di questa banca super segreta – i cui conti sono ancora solamente dei codici cifrati – non finiscono qui: nel 2010 l’inchiesta “Anemone” ha messo in luce altre operazioni di riciclaggio di denaro sporco per la costruzione di opere pubbliche.
Attualmente, lo IOR si rifiuta di aderire completamente alle norme europee antiriciclaggio – il che e’ tutto dire visto il sistema dell’Unione: il rapporto Moneyval del 2012, infatti, ha dichiarato che il Vaticano rispetta solo la meta’ delle norme attualmente in circolazione.
Cosa fara’ il nuovo Papa a tal proposito? Giovanni Papa I, nel suo brevissimo pontificato, aveva dichiarato apertamente che voleva “purificare” la Chiesa nella sostanza.
Anche Papa Francesco ha dichiarato cose simili, ha perfino detto che lo IOR non e’ indispensabile alla Chiesa!
Parole che cadranno nel vuoto? Staremo a vedere.
Personalmente, credo che nel Vaticano ci siano poteri talmente forti e radicati… che vadano ben al di la’ di qualsiasi Pontefice di turno, specie se questi poteri sono di natura massonico/finanziaria.
Fonte: “Rivoluzione non autorizzata” di Marco Pizzuti
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