Il mondo che pretendo (ed è solo l’inizio)

Il mondo sta cambiando, anche se lentamente.
Il cambiamento va ricercato, anzi va incoraggiato oltre che auspicato: cio’ che bisogna desiderare, come esseri umani, e’ un mondo migliore nel quale sentirci piu’ felici e a nostro agio.
Per migliorare il mondo, in primis, bisogna migliorare se stessi: dobbiamo imparare a sconfiggere i pregiudizi, le ideologie, ogni forma di odio e razzismo, soprattutto dobbiamo sconfiggere il dramma che ci portiamo dentro, poiche’, quando avremo zittito almeno per un po’ i nostri conflitti, saremo piu’ rilassati con noi e con il prossimo.


Del resto, una vita vissuta nel dramma e nel conflitto interiore e’ una vita sprecata: si puo’ continuare all’infinito in questo modo?
In questo momento, i drammi ci piacciono moltissimo: i media, per esempio, ci fanno vivere situazioni estreme, e cio’ ha ancora troppa attrattiva su di noi.
Ebbene, in un mondo migliore, ci sara’ un tempo in cui ci guarderemo indietro chiedendoci “Quante seghe mentali ci facevamo”. Magari penseremo pure a certi spettacoli esclamando “Quanto eravamo barbari a vedere certe cose”.
Quando saremo piu’ evoluti – e quindi piu’ felici – saremo attratti da cio’ che lenisce l’anima, non da cio’ che l’agita; saremo cioe’ piu’ interessati a cio’ che e’ formativo, non ansiogeno.
Per quanto riguarda i media in particolare, saremo attratti dai canali che diffonderanno belle notizie: tutto cio’ sara’ molto attraente e sostituira’ – ripeto – il dramma cui oggi siamo tanto affezionati.
Un mondo migliore, inoltre, e’ anche un mondo dove prevarra’ la spiritualita’ piu’ che le singole – e divisive oltre che umane – religioni: la spiritualita’, infatti, consiste nel trovare Dio dentro di noi – dato che l’anima e’ un suo frammento – e non in una chiesa o in determinato gruppo di prelati e/o religiosi; dunque o le religioni si spiritualizzano oppure collasseranno sotto il peso stesso dei loro peccati originali.
Un mondo realmente migliore, inoltre, e’ anche un mondo che avra’ finalmente capito che la morte non esiste, che l’universo e’ multidimensionale proprio come lo e’ la vita, la quale si replica per farci perfezionare e imparare a essere cio’ che siamo, ovvero esseri spirituali e divini: dunque se in questa vita, per esempio, non siamo stati genitori non importa, poiche’, nelle nostre vite precedenti, lo siamo stati sicuramente, e cosi’ vale per tutte le cose (cio’ non vuol dire non porsi nuovi obiettivi, anzi!).
Saremo tutti piu’ felici anche quando avremo capito ulteriori cose fondamentali del sistema in cui viviamo, come per esempio che il denaro e’ una convenzione, e che nasce dal nulla: dunque dobbiamo tutti superare questa terribile dipendenza, poiche’ si tratta di carta o peggio ancora di cifre virtuali sui computer.
Quando capiremo che il denaro e’ nostro, capiremo anche che ce ne spetta un po’ per diritto, proprio non essere schiavi del lavoro, a differenza di adesso.
Ci sara’ un momento in cui pretenderemo perfino correttezza e integrita’ – con i fatti e non con le parole come adesso – da tutti i nostri amministratori, perche’ anche noi staremo realmente facendo un certo tipo di percorso: dunque, appena li vedremo insultarsi nei dibattiti televisivi, per esempio, gireremo loro le spalle e non avranno piu’ alcun voto.
Un mondo piu’ evoluto, ancora, sara’ sicuramente un mondo piu’ pulito: dobbiamo pretendere che le energie siano tutte rinnovabili, dobbiamo pretendere che tutto nell’ambiente sia rinnovabile, perche’ il mio rifiuto, la mia sporcizia, alla fine appartiene a tutti.
Il business della malattia e dei farmaci deve finire, costi quello che costi: le multinazionali sanitarie vogliono solo farci ammalare, e questo e’ il massimo dell’empieta’.
L’intera industria farmaceutica oggi mantiene ammalate le persone solo per trarne profitto, e questo deve essere insopportabile in un mondo che vuole crescere.
Ecco perche’ tutto questo dovra’ crollare, ecco perche’ la risposta fondamentale alla preservazione della nostra salute sara’ tutto cio’ che ci impedira’ di ammalarci, dai farmaci, agli alimenti, fino all’inquinamento e allo stress.
Una delle cose piu’ importanti da pretendere per un mondo migliore, infine, e’ sicuramente lo stop ad ogni conflitto: le guerre oggi si fanno solo per il territorio, le risorse naturali, l’avidita’ e il potere.
E’ sempre stato cosi’ e sempre sara’ cosi’.
Le guerre devastano la famiglia umana, e portano perdite a tutti… fuorche’ ai pochissimi che le gestiscono da dietro le quinte: sara’ sufficiente questa presa di coscienza globale per sconfiggere determinate logiche che ancora le giustificano.
Tutto questo non e’ affatto un’utopia, a meno che non lo pensiamo.
Tutto questo sono solo dei semi che sono gia’ tra di noi, germi che vanno diffusi, al fine di avere un nuovo e diverso raccolto.
Noi dobbiamo pretendere un mondo migliore, non chiederlo a voce bassa.
Siamo esseri unici, meravigliosi, divini, e il nostro mondo deve essere lo specchio della nostra anima, della nostra ritrovata coscienza.
Questo e’ il mondo che io – insieme a tutti voi – non solo devo desiderare, ma iniziare a pretendere.
E come suggerisce il titolo di questo articolo, tutto dovra’ essere solamente l’inizio, o meglio il principio di un lungo cammino verso l’evoluzione, alias il vero centro della nostra coscienza.

Tratto e ispirato dal libro “Kryon e la ricalibrazione dell’umanita'”.

Fonte immagini: Google.