La clinica delle cavie umane

Siamo ad Arzo, un paesino dalle mille anime a dieci minuti dal confine italiano, nel Canton Ticino: qui tutti conoscono la cosiddetta “clinica delle cavie umane;” sull’insegna c’e’ scritto esattamente “Cross Research Clinical Unit”; questa clinica, negli ultimi anni, e’ molto frequentata anzi e’ letteralmente battuta dagli abitanti del nostro stivale.
Il perche’ di tutta questa crescente frequentazione – che avviene principalmente per passaparola – e’ presto detto: fare un prelievo ogni cinque minuti, tenere un ago in un braccio per ore e ore per poi prendere alla fine una misteriosa pillola, fa fruttare per due notti a tutti i degenti la bella cifra di 600 euro.


E si sa, in questo periodo di crisi e disperazione sociale, si arriva anche a questo pur di mantenere gli standard di vita che si avevano un tempo, magari quando si era occupati o quando le spese erano minori.
Dei circa 500 “volontari” che ogni anno si prestano al ruolo di cavia, ben 400 sono italiani, e tutti lo fanno per soldi!
In pratica, ci trovi la giovane moglie e mamma disoccupata che vuole aiutare il marito e quindi contribuire al bilancio familiare, l’architetto o l’avvocato in stage non retribuito, il professionista calcolatore che conta di aver guadagnato in dieci anni circa 25 mila euro; ma non solo, ci trovi anche tanti disperati veri e propri che non sanno piu’ come sbarcare il lunario alla fine del mese o peggio ancora della settimana.
Per molte di queste persone si tratta di un vero e proprio secondo lavoro: dato che si puo’ fare uno studio ogni 4 mesi, le persone si fanno sottoporre fino a 4 trattamenti l’anno, ricavando la bellezza di 2-3 mila euro oltre alla loro normale busta paga.
Inoltre i pazienti di questa clinica sono abbastanza tranquilli circa le sperimentazioni: sanno, ad esempio, che i medici svizzeri sono tutt’altro che sprovveduti, quindi anche se il dubbio che ti facciano del male o che ci possano essere conseguenze in futuro per le misteriose pillole rimane, alla fine scelgono semplicemente… di fidarsi.
Sembra essere il guadagno immediato il fattore che riesce a convincere tutti: d’altronde, se vivi in una societa’ dove il denaro serve ormai per qualsiasi cosa , e’ normale che fai di tutto per procurartene anche una modica quantita’.
Quando i pazienti terminano i due giorni, viene loro rilasciato un foglio in cui c’e’ scritto che il possessore della tessera – tessera che rilasciano in allegato assieme ai dati della clinica – sta partecipando ad una sperimentazione regolarmente autorizzata e che in caso di ricovero in ospedale bisogna assolutamente contattare i medici del centro in oggetto.
Puo’ sembrare incredibile tutto questo, lo so, ma accade davvero.
Anzi, questi paradossi in verita’ accadranno sempre di piu’ vista – amio avviso – l’irreversibilita’ della crisi economica.
Per denaro siamo diventati perfino cavie umane.
Tutto questo dovrebbe davvero farci riflettere profondamente.