La cura Di Bella ha sempre funzionato

Il Professor Luigi Di Bella, per chi ancora non lo sapesse, e’ stato un medico tanto amato e apprezzato dai suoi pazienti e studenti – era anche un professore universitario – quanto osteggiato e dileggiato dai mass media tradizionali, che lo hanno trattato – fino alla sua morte, aggiungerei – al pari di un cialtrone, un millantatore nonche’ un vero e proprio impostore visti i suoi metodi di cura “alternativi” per la cura delle neoplasie.
Lo scopo della cura del Professore e’ e resta quello di superare l’attuale tossicita’ e limitata efficacia delle terapie radiologiche, valorizzando diverse molecole biologiche sottovalutate tuttora dalle cure tradizionali, foriere – quest’ultime – di immensi finanziamenti e intorno alle quali gravita un gigantesco giro d’affari soprattutto per le multinazionali farmaceutiche.


Oggi la sopravvivenza alle neoplasie si deve essenzialmente alla chirurgia, ed e’ del 29% dei pazienti fino a un periodo di 5 anni: di questo 29%, pero’, solo il 2,5% si salva grazie alle chemio, il resto rimane un merito esclusivo dei chirurghi.
Il Metodo Di Bella si serve di melatonina, Vitamine C, D3, E, e di Retinoidi, i quali, abbinati all’uso della somatostatina, provocano un effetto antiangiogenico e antiproliferativo per i tumori.
Concorrono a questi obiettivi altri elementi come la Cabergolina e la Bromocriptina, inbitori della Prolattina.
Gli obiettivi essenziali della cura Di Bella sono tre, ovvero la difesa naturale dall’aggressione neoplastica, l’inibizione della proliferazione tumorale e – infine – il contrasto alle varie mutazioni delle neoplasie.
Per quanto riguarda il primo obiettivo, il metodo del Professore intende esaltare tutte le difese naturali dell’organismo, cio’ attraverso un meccanismo definito di omeostasi antitumorale.
Circa l’inibizione, invece, il metodo intende “bloccare” alcuni elementi responsabili dell’accrescimento della neoplasie, quali la Prolattina e le molecole GH (legate al fattore di crescita), nonche’ altre molecole sempre legate al GH ma comunque indipendenti.
Per quanto concerne le mutazioni tumorali, infine, le proprieta’ differenzianti di melatonina, retinoidi, vitamine e componenti della matrice extra-cellulare fanno anche qui la loro parte.
Le conferme scientifiche di questo metodo sono tuttora ignorate dai mass media: migliaia di ammalati si curano in Italia e nel mondo col metodo del Professore, ma di questo ovviamente non c’ e’ alcuna traccia!
Recentemente, pero’, la teoria del Professore e’ stata implicitamente riconosciuta perfino dall’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) che, in una sentenza a favore di un cittadino italiano guarito grazie alla cure Di Bella, ha affermato che “visto che dai documenti emerge una risposta positiva al seguente trattamento, e visto che la malattia e’ regredita, il trattamento in questione e’ da ritenersi determinante per la sopravvivenza del paziente, si ritiene anche che una sua interruzione comporti effetti non rimediabili”.
Quanti di voi ne hanno sentito parlare nei vari telegiornali di propaganda?
Scommetto nessuno.
Attualmente, la terapia Di Bella si sta guadagnando l’attenzione perfino di varie universita’, come ad esempio quella di Firenze, che ha realizzato uno studio titolato “effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno”. Uno dei ricercatori, orgoglioso della pubblicazione dello studio sul Giornale Europeo di Farmacologia, ha fatto pero’ sapere che se avesse menzionato il nome di Di Bella… lo studio con tutta probabilita’ non sarebbe mai stato pubblicato!
Insomma, il nome del Professore resta un terribile spauracchio per l’attuale establishment dei tumori: come al solito, il denaro per questi “signori” … resta l’unico obiettivo da dover perseguire.

Fonti: Scienza e Conoscenza n.35, Informare per Resistere.
Fonte immagini: Google.