La libertà e la sicurezza

In tutto il mondo o quasi la gente si convince sempre di più che i morti di questa “pandemia” sono gonfiati. 
Le percezioni sono sempre le stesse: tutti muoiono per covid 19, nessuno più muore per altro.
Per questo stesso motivo, in tutto il mondo o quasi si sta barattando la libertà per la sicurezza.
Eppure – molti lo sanno – la “sicurezza” è sempre stata l’unica scusa per togliere la libertà a una persona, a un gruppo di persone o a un popolo tutto.
Dal marito musulmano che costringe la moglie a copirisi come un fantasma per la sua “sicurezza in pubblico” fino al dittatore che costringe il popolo alla schiavitù per una guerra, la sicurezza è sempre l’ALIBI dei TIRANNI.
Molti oggi non riescono a capire questa mentalità a livello macro, eppure basterebbe osservare la storia umana per capire quanta schiavitù c’è stata in passato, e quanta ancora ce n’è oggi, anche se effettuata con metodi più subdoli, ovviamente.
In un bellissimo discorso alla nazione, John Fitzgerald Kennedy parò proprio di questo, della “sicurezza”. 
Egli affermò che “esiste il grave pericolo che un’annunciata richiesta di maggiore sicurezza venga ghermita da coloro che sono ansiosi di espandere il suo significato fino ai limiti della censura ufficiale e dell’occultamento. Siamo contrastati, in tutto il mondo, da una COSPIRAZIONE monolitica e spietata, che si affida principalmente a mezzi furtivi per espandere la sua sfera d’influenza, all’infiltrazione piuttosto che all’invasione, alla sovversione piuttosto che alle elezioni, all’intimidazione piuttosto che al libero arbitrio, al gorilla di notte piuttosto che agli eserciti di giorno. E’ un SISTEMA che ha circoscritto vaste risorse umane e materiali, in una macchina altamente efficiente che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, ECONOMICHE, SCIENTIFICHE e POLITICHE”. 
Ebbene, si anche i più grandi presidenti americani sono stati dei…”complottisti”.
Amici, nei tempi che verranno, avremo bisogno di tutta la nostra forza interiore ed esteriore per affrontare la “follia” di ciò che verrà. 
La guerra è in atto. Ci aspettano tempi duri… prima della vittoria.