Ogni giorno sentiamo da politici ed economisti di ogni sorta che “dobbiamo fare le riforme per uscire dalla crisi”.
Questo mantra e’ talmente penetrato nella mente degli italiani che ormai lo si ripete senza piu’ ragionare, dandolo per scontato un po’ come il fatto che “non ci sono piu’ le mezze stagioni”.
Ogni giorno, per quanto mi riguarda, assistiamo a una fiction economica messa in piedi dai mass media che non ci possono dire altro, dato che vengono finanziati da banche che detengono titoli di credito, e che ci guadagnano dal meccanismo della moneta-debito.
Ricordiamoci sempre – in sostanza – che le banche centrali creano il denaro dal nulla, gli stati per garanzia emettono titoli di debito per questo denaro, i titoli vengono poi acquistati dalle banche “commerciali”, e alla fine queste ultime ci guadagnano gli interessi. Per un importo di 100 euro prestati, la media di interesse e’ del 6%, il che significa restituire 106 euro al mondo finanziario ed essere legati a loro per sempre.
Ma torniamo alle “riforme”: in cambio di tagli, privatizzazioni, vendita di beni e imprese pubbliche (pagate con le nostre tasse) “flessibilita'” del lavoro e via dicendo, i banchieri- in pratica – ci fanno la pagella e ci dicono se ci potranno prestare altre cifre perlopiu’ virtuali e – ripeto – create dal nulla.
Cosa sono allora queste riforme se non una svendita, un pignoramento del paese? Siamo in mano a degli strozzini visti i meccanismi di creazione del denaro e di finanziamento delle nazioni, e dobbiamo sottostare ai diktat di questo manipolo di manigoldi.
Le riforme, quindi, sono pignoramenti del paese e dei diritti dei cittadini: questo perche’ si cerca di risparmiare dappertutto, al fine di restituire la “grana” a chi ce l’ha prestata.
Ma non tutte le riforme sono di stampo economico: quelle costituzionali, per esempio, sono tra le piu’ importanti, poiche’ servono a trasferire sempre piu’ poteri ad organi sovranazionali, al fine di centralizzare la gestione delle nazioni. E’ questo il senso delle riforme costituzionali di Matteo Renzi, solo che in tv – come spiegavo – proprio non si puo’ dire.
Del resto, se un presentatore televisivo o un economista spiegasse questi semplici concetti alla televisione, perderebbe il lavoro o non verrebbe piu’ invitato nei vari salotti, perdendo cosi’ l’eventuale gettone di presenza.
Anche il politico che tutti i giorni recita il copione in tv non puo’ dare queste informazioni: se lo facesse, dato che la democrazia e’ finta perche’ son tutti nominati, non solo non verrebbe piu’ riconfermato nel suo ruolo, ma non verrebbe piu’ invitato a parlare agli italiani.
Le riforme, e’ qui il punto, non potranno mai far crescere il paese, perche’ mai nessuno e’ cresciuto con i debiti e i pignoramenti: ci vuole solo nuovo denaro, possibilmente che non nasca come debito.
Il senso ultimo delle riforme e’ quello di mascherare l’enorme trasferimento di poteri che sta avvenendo sotto i nostri occhi, facendo finta di tagliare e cucire con l’aiuto della propaganda mediatica.
Pensiamo per esempio agli 80 euro di Renzi: se da un lato sono stati redistribuiti a una fascia di cittadini, dall’altro, tagliando trasferimenti alle Regioni e agli enti locali, hanno provocato un forte aumento delle tasse locali a carico di tutti.
O ancora il Job Act: si insiste mediaticamente sull’eliminazione dei co.co.co o co.co.pro e dell’art 18 (il meccanismo mentale del bastone e della carota, per intenderci) ma si introducono ipso facto norme che creeranno licenziamenti di massa dato che si potra’ licenziare senza piu’ nessuna tutela.
Dal commissariamento di Berlusconi (un nazionalista solo per i suoi interessi, mica altro) al conseguente arrivo di Monti, tutte le varie “riforme” messe in piedi – soprattutto quelle con nomi pomposi tipo “Cresci Italia 1 e 2.0”, “Sblocca Italia” e simili – hanno tutte tagliato e cucito (soprattutto tagliato) pignorando il paese per via di questi meccanismi finanziari alla fonte.
Una volta assimilati bene questi concetti, saremo liberi dal quotidiano – e insopportabile, permettetemi – teatrino televisivo che tutti i giorni appesta le nostre case.
Un consiglio spassionato: spegnete le TV, ne va del vostro olfatto, soprattutto della vostra salute mentale.
Fonte immagini: Google.