Le 10 regole del controllo globale secondo Chomsky

Noam Chomsky e’ uno dei piu’ grandi filosofi, pensatori e intellettuali contemporanei: a partire dalla guerra del Vietnam, si e’ affermato come attivista politico di spicco, partecipando a numerose iniziative contro la politica mondialista e colonialista degli USA e dei suoi alleati – primo fra tutti lo stato di Israele, da sempre vero feudo se non proprieta’ dei Rothschild.
Il suo decalogo delle strategie di conquista globale ha spopolato non solo in rete – ovviamente – ma anche sulle testate giornalistiche e sui media INDIPENDENTI.


La prima strategia di controllo globale secondo Chomsky e’ quella della “distrazione”: in buona sostanza, si inondano tutti i giorni i cittadini di informazioni futili e insignificanti – mentre si distoglie l’attenzione dai problemi realmente importanti – cosi’ da permettere all’elite che domina il pianeta – la finanza internazionale che schiavizza col debito gli Stati, tanto per chiarirci! – di riuscire nei suoi obiettivi di accentramento del potere mondiale.
Con questa strategia, inoltre, si evita anche che vengano date le informazioni essenziali in vari campi decisivi come la psicologia umana, la scienza, L’ECONOMIA, la cibernetica e la neurobiologia.
La seconda strategia e’ quella di “creare un problema e offrire una soluzione”, ovvero il meccanismo problema-reazione-soluzione: in pratica, si creano o fomentano problematiche, cosi’ che la gente sia spinta a dire cose tipo “si faccia qualcosa” e li’ si impongono leggi sempre piu’ restrittive della liberta’ personale, in ragione di una presunta e soprattutto gonfiata esigenza di sicurezza.
La terza strategia, invece, e’ quella della “gradualita'”: per far applicare misure inaccettabili dal punto di vista sociale, bisogna infatti farlo piano piano, togliere cioe’ diritti ai cittadini “col contagocce” in modo che si “abituino” a quella nuova condizione.
La quarta strategia e’ quella del “differire”, vale a dire presentare una misura come “dolorosa e necessaria”, che andra’ applicata non propriamente adesso ma in un relativo e prossimo futuro, in modo che la gente cominci ad abituarsi all’idea credendo altresi’ – ingenuamente – che tanto domani tutto andra’ per il meglio.
La quinta strategia consiste nel “rivolgersi alla gente come fossero bambini”, in quanto piu’ i messaggi sono infantili e puerili… piu’ la risposta sara’ parimenti.
La sesta strategia – una diretta conseguenza di quella precedente – e’ quella di “puntare molto piu’ sull’aspetto emozionale che sulla riflessione”, cio’ per provocare – secondo Chomsky – un cortocircuito razionale e quindi del senso critico dell’individuo.
La settima regola – importantissima pr il sistema! – consiste nel “mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrita'”, ovvero far si’ che la qualita’ dell’istruzione sia la piu’ bassa possibile, in modo da creare un abisso tra chi sa (molto pochi) e una massa abnorme che non sa.
Questa regola, come tutte le altre del resto, e’ davvero sotto gli occhi di tutti: la nostra, infatti, e’ la societa’ dei “non-perche'” per eccellenza se ci pensate bene.
I “perche’, del resto, vanno banditi, in quanto indurrebbero una riflessione e un senso critico che non “possiamo” proprio permetterci.
L’ottava regola consiste nello “stimolare la gente ad essere favorevole alla mediocrita'”: i tanti programmi televisivi sempre piu’ trash e stupidi insegnano molto in questo senso…
La nona regola, invece, punta sul “rafforzare il senso di colpa”: se io non riesco a trovare un lavoro, a vivere dignitosamente ecc non e’ colpa di un sistema sempre piu’ asfissiante e autoritario, ma piuttosto colpa mia e della mia mancanza di volonta’.
Cio’ fa si’ che la gente non si ribelli mai contro il sistema, e sia piuttosto concentrata a colpevolizzare solo e semplicemente se stessa.
L’ultima regola AUREA consiste nel “conoscere la gente meglio di quanto si conosca”: in pratica, negli ultimi 50 anni, le “elites dominanti” sono riuscite a fare enormi passi avanti in settori come neurobiologia, psicologia applicata, biologia ecc, cosi’ da conoscere i meccanismi e gli automatismi umani meglio di noi.
Cio’ permette loro un ENORME vantaggio, sia per controllare che per gestire le masse; inoltre il controllo e’ occulto, in quanto si conosce la gente meglio di quanto essa stessa si conosca!
Queste regole, specie oggi, sono davvero TROPPO importanti per essere ignorate.
La realta’ ultima, infatti, e’ che viviamo quotidianamente un brutto film, voluto da un regista di serie B pieno di odio e cattiveria, il quale prova , prima di ogni altra cosa, un profondo odio proprio nei riguardi di se stesso.

Fonte: disinformazione.it
Fonte immagini: google