Ogni attentato un’esercitazione

L’attentato in America dell’11 settembre 2001 – data che molti analisti considerano l’inizio di un nuovo mondo, ed infatti lo e’, dato che inizia ufficialmente l’attacco finale dell’elite per realizzare il Nuovo Ordine Mondiale – si e’ svolto in contemporanea a un’esercitazione che simulava dei dirottamenti in cui era previsto… che un aeroplano si schiantasse sopra un edificio.
L’esercitazione era talmente vasta che quando le persone chiamavano le varie autorita’ per riferire cio’ che stava accadendo, si sentivano rispondere frasi del tipo “is reality or fiction?” ovvero “e’ realta’ o finzione?”


Nel 2004, a Madrid, l’esercitazione antiterroristica e’ terminata poco prima degli attacchi ai treni locali; nel 2005, nello stesso momento in cui avvenivano gli attentati nel pieno centro di Londra, si svolgevano operazioni di emergenza che prevedevano bombe poste proprio sugli autobus, cosa che poi effettivamente e’ accaduta.
Il 22 luglio del 2011, un’altra esercitazione con ordigni esplosivi condotta dalla polizia norvegese terminava solo 20 minuti prima dell’effettiva strage, che vedeva come unico responsabile Anders Behring Breivik, autore della bomba davanti ai palazzi del potere e della strage sull’isola di Utoya.
Nel 2013, due ore prima dell’attentato della maratona di Boston, si era conclusa un’altra esercitazione anti-bomba, che vedeva molti uomini dei servizi con addosso proprio degli zainetti (la bomba e’ deflagrata da uno zainetto posto vicino alle transenne).
Il giorno dell’attentato al giornale Charlie Hebdo un paramedico dichiarava che si trovava nelle vicinanze in quanto vi era in corso un’esercitazione. Lo stesso paramedico – intervistato poi dai vari media – dichiarava anche che aveva telefonato al Presidente Hollande per avvertirlo di quanto fosse successo. Mitomane? La vera domanda in realta’ e’: com’e’ possibile che fosse proprio li’ un medico… che per giunta aveva il numero del Presidente?
Il 13 novembre del 2015 assistiamo a un attentato multiplo in varie zone di Parigi, dal teatro Bataclan allo Stadio di Francia fino a vari locali pubblici. Quel giorno, in citta’, si svolgono esercitazioni congiunte che includono forze di polizia, paramedici, vigili del fuoco e – sicuramente – uomini dei servizi che coordinano il tutto.
L’ex assistente del Tesoro per la politica economica Paul Craig Roberts dichiara che 48 ore prima c’erano stati massicci attacchi informatici alle reti telefoniche e di dati, accecando per molte ore i sistemi telematici della polizia.
E come se non bastasse, due settimane prima degli attentati, il capo dei servizi francesi era a Washington con il capo della CIA John Brennan.
Il 22 marzo del 2016 una bomba al terminal A dell’aeroporto di Bruxelles e un’altra in una stazione nella metro della capitale provocano l’ennesima strage.
Ebbene, anche qui, quasi un mese prima – esattamente la notte tra il 25 e il 26 febbraio – vengono svolte esercitazioni anti-terrorismo nella stessa metropolitana colpita dall’attacco.
La metro di Bruxelles e’ vastissima, dunque si trattera’ dell’ennesima – maledetta – coincidenza.
L’esercitazione si svolgera’ da mezzanotte alle quattro del mattino, e vedra’ in scena forze dell’ordine, personale medico, pompieri e figuranti pagati per recitare la parte di vittima negli attentati.
A Bruxelles, come in tutti gli altri attentati, le telecamere di sorveglianza non produrranno immagini chiare e sufficienti a descrivere i fatti e inchiodare i colpevoli.
Tutto, infatti, verra’ ancora una volta requisito, e una coltre di fumo si palesera’ per l’ennesima volta davanti all’opinione pubblica.
Ma queste incredibili coincidenze avvengono anche per le sparatorie di massa negli Stati Uniti.
Nel 2012 il mondo assiste al cosiddetto massacro di Aurora, in Colorado: quella notte il ventiquattrenne James Holmes apre il fuoco durante il trailer di Gangster Quad, in una scena in cui un killer – pensate – spara in un cinema!
Proviamo a pensare a quante probabilita’ ci siano che un fatto del genere accada…
Come se non bastasse, quello stesso giorno, a 25 km, e precisamente all’Universita’ del Colorado, viene condotta un’esercitazione per mostrare agli studenti di medicina come rispondere a un attacco armato dentro a un teatro.
Il giorno del massacro alla scuola elementare Sandy Hook a Newtown, in Connecticut, il 14 dicembre del 2012, in altri due edifici scolastici a mezz’ora di strada vengono svolte delle esercitazioni condotte da uomini armati.

Credere che tutto questo sia una coincidenza e’ follia.
La domanda e’: perche’ accade? Perche’ il “sistema” si espone in questo modo?
In realta’ queste esercitazioni restano essenziali – tanto vengono mascherate dai media – per garantire la buona riuscita di queste “operazioni false flag”, atte a concentrare sempre di piu’ il potere attraverso leggi repressive e conseguente militarizzazione (in poche parole, Nuovo Ordine Mondiale).
I servizi a volte non sono neanche pienamente consapevoli di queste situazioni: la compartimentalizzazione delle informazioni, infatti, e’ tale che chi sta a un livello inferiore non ha il quadro d’insieme, mentre a chi sta a un livello superiore e interloquisce con elementi del “sistema” capisce il vero obiettivo delle operazioni.
I media oggi vogliono farci credere che siamo davanti a una guerra di religione, che siamo “noi contro di loro”, ma in realta’ chi bombarda i paesi islamici – uccidendo migliaia se non milioni di persone – sono le stesse persone che poi compiono questi attentati “di ritorsione”.
I politici e i media fanno da tempo questo gioco, contribuendo all’instaurazione di tutte queste leggi e aumentando una soglia di militarizzazione che serve – effettivamente – a controllare tutti.
L’Islam e’ una religione come tutte le altre, e credere che il Corano sia meno violento della Bibbia e’ una stupidaggine, dato che entrambe le religioni – come tutte, del resto – sono solo strumenti di potere basati sul culto della paura.
Se ci fermiamo alle questioni religiose, dunque, senza guardare a queste incredibili “coincidenze”, resteremo ciechi, paurosi e ignoranti.
Solo mettendo insieme i puntini, si vede il disegno.
E il disegno e’ molto piu’ profondo e cupo di quanto si possa immaginare.

Fonti: L’imbroglio della realta’ di David Icke – Wikipedia.
Fonte immagini: Google.