Sessualità e spiritualità

In un periodo come questo, di forte risveglio spirituale, molti si chiedono come coniugare la propria sessualita’ con la spiritualita’, questo in quanto tutte le religioni, da sempre, hanno solo colpevolizzato e stigmatizzato il piacere sessuale.
Oggi come ieri viviamo infatti grandi tribolazioni per quanto riguarda la sessualita’: sofferenze, mal di cuore, cinismo, chiusura, solitudine, compulsivita’ d’incontri e di relazioni (quest’ultima senza un reale appagamento) sono solo alcuni dei nostri quotidiani problemi.


Le religioni, come accennavamo, non ci aiutano, dato che per doni hanno sempre cercato di separare la spiritualita’ dalla sessualita’, anche se le due cose sono strettamente connesse, questo perche’ Tutto… e’ parte del Tutto.
Il motivo di questa separazione – creata a tavolino – e’ perche’ attraverso l’energia sessuale vi e’ da sempre una fusione tra due polarita’, due se’ che ricordano la Sorgente, alias la fusione energetica primordiale dalla quale tutti noi proveniamo.
Oggi, per impedire questa fusione, la strategia e’ cambiata: siamo passati, infatti, dalla castita’ e dalla repressione a una fusione che e’ solo fisica, la quale, non essendo supportata minimamente da fattori mentali ed emozionali, lascia dietro di se’ un forte vuoto dentro l’anima.
L’urgenza della relazione sessuale, dunque, sotto sotto non e’ altro che la volonta’ dell’anima di fondersi con un’altra parte di se’, proprio per riproporre sul piano fisico quell’estasi che essa conosce molto bene, ovvero quel piacere estremo che avviene quando essa e’ fusa con il Tutto.
In realta’, questo piacere fisico qui in questa dimensione e’ solo una piccola parte, tuttavia resta una fedele riproduzione in scala di quello che viene considerato il piacere cosmico.
La verita’, pero’, circa il rapporto tra sessualita’ e spiritualita’, e’ ancora piu’ profonda: essendo noi anime incarnate, ed essendo l’anima un frammento di Dio (ecco perche’ siamo Dei), in noi c’e’ gia’ tutto, ovvero e’ gia’ presente quella stessa fusione di cui parlavamo in precedenza, quello che chiameremmo mascolino e femminino: basta solo che ce ne rendiamo conto!
Gli altri, in sostanza, sono solo un altro noi, un frammento di Dio… proprio come noi, solo espresso in un’altra forma: ecco perche’ la relazione piu’ importante – piu’ evolutiva in assoluto – resta sempre quella con noi stessi, in quanto, se staremo bene con noi, staremo bene anche con gli altri, almeno con tutti quelli che hanno fatto il nostro percorso di crescita, consapevolezza e sovranita’.
Avere bisogno di un’altra anima per fondersi, dunque, non deve essere “per un vuoto” come lo e’ oggi, piuttosto deve diventare una mera condivisione: e’ cosi’ che si crea un rapporto felice, quando s’inizia a guardare alla sessualita’ e alla spiritualita’ come due cose strettamente collegate.
Oggi si ha molta paura delle relazioni: il motivo sta tutto qui, ovvero che non abbiamo riconosciuto la nostra piena sovranita’, la nostra anima, e non abbiamo capito che non c’e’ davvero nulla da temere riguardo qualsiasi cosa.
L’unica cosa che bisogna fare, quindi, e’ avere sempre piu’ una connessione di cuore per fonderci – in primis – con noi stessi.
Noi, consapevoli o meno, abbiamo una relazione sessuale con noi, insomma abbiamo una relazione sessuale… con Dio!
Tutta la promiscuita’ cui assistiamo oggi, comunque, e’ un bene: fare queste esperienze al di fuori di noi, infatti, ci permettera’ di capire che dobbiamo fonderci proprio con noi, con la nostra sessualita’ e spiritualita’.
In realta’, le entita’ comprese come promiscue oggi e’ come se stessero urlando “riempimi, riempimi”, ma cio’ e’ impossibile, dato che il senso di pienezza devono trovarlo prima dentro di loro, per poi condividerlo con gli altri.
Anche avere una relazione monogama ai giorni nostri – come diretta conseguenza – non puo’ e non deve essere una regola: la monogamia, infatti, resta un’aspettativa, e due anime possono decidere di farsi compagnia per tutto il tempo che vogliono, rimanendo nella gioia e nell’armonia per essersi fuse in primis con se stesse.
In verita’, la relazione ideale resta quella con un’anima compagna, una con la nostra stessa vibrazione, con la quale ci si potra’ evolvere insieme, ma – ripeto – e’ solo una delle opzioni, e comunque niente e’ permanente, tutto e’ in costante mutamento!
Molti oggi hanno difficolta’ nelle relazioni e si sentono costantemente abbandonati: ebbene cercare l’amore al di fuori da noi, anche in questo caso, e’ altrettanto fuorviante, ecco perche’ ci sentiamo cosi’, ecco perche’ – come reazione – optiamo per la promiscuita’ o per l’astinenza.
A mano a mano che riconosceremo la nostra sovranita’ e ci eserciteremo a fonderci con il Tutto, a mano a mano che ci riprenderemo la sovranita’ di noi stessi capendo chi e cosa siamo (e cosa e’ tutta la realta’ che ci circonda, alias la nostra stessa energia espressa in molteplici forme) ebbene, l’armonia dentro di noi crescera’, saremo allineati, e tutte le nostre relazioni saranno gioiose, poiche’ e’ normale – anzi e’ scontato – che sia cosi’.
Lo so, non sara’ facile, ci vorranno cambiamenti, transizioni, adattamenti, ulteriore sviluppo e conoscenza, ma i frutti saranno succosissimi, e segneranno la nostra felicita’ nel momento presente.
Quando saremo allineati, gioiosi e armonici, attireremo chi e’ esattamente come noi, e li’ potremo farci compagnia per un bel po’ se lo vorremo, condividendo la nostra energia con un altro corpo… che ne possiede una identica alla nostra.
Molti di noi arriveranno anche a un’unione senza fisicita’, perche’ e’ nella nostra natura avere anche questo tipo di opzione.
La nostra felicita’, insomma, anzi la nostra sessualita’, non sara’ mai e poi mai al di fuori di noi: essa scaturira’ sempre e solo da dentro , e si riflettera’ per il mondo con tutta la sua armonia e – soprattutto – con tutta la sua bellezza.

Tratto da “Anime gemelle, Anime compagne” di Saint Germain
Fonte immagini: Google.