Sia il narcisismo che l’autostima mirano alla legittimazione di se stessi.
In una societa’ terribilmente frivola e competitiva come quella attuale, dove la sostanza e’ letteralmente surclassata dall’apparenza, dove la bellezza estetica – per esempio – e’ e resta uno dei canoni fondamentali, e dove ci si sente sempre inadeguati in quanto messi costantemente a confronto gli uni con gli altri in ogni ambito delle nostre vite, ecco che cercare questa legittimazione diventa sempre piu’ difficile.
Ci si sente, infatti, “piccoli”, deboli e vulnerabili, in quanto il sistema sociale delinea canoni che non sempre sono possibili e, anche quando lo sono, il marchio del supereroe e’ un qualcosa che sappiamo essere lontano dalla realta’.
La legittimazione di se stessi – e’ qui il punto – nonostante questo contesto cosi’ difficile, e’ una costante da sempre per ciascun essere umano, in quanto si vive tutti i giorni in compagnia di se’ e pensare di “non avere un senso” ci fa stare male e ci deprime.
La domanda a questo punto sorge spontanea: qual e’ la differenza tra la prima forma di legittimazione – il narcisismo – e la seconda, alias l’autostima?
La principale differenza sta nell’immagine del se’: mentre infatti il narcisista si da’ troppa importanza e si mette al centro del suo piccolo mondo in quanto fondamentalmente insicuro, il secondo vive una soddisfazione piu’ interiore, che e’ meno gonfiata e piu’ solida.
Il narcisista, per esempio, cerca il benessere attraverso un’immagine esagerata e distorta di se stesso, immagine che puo’ essere sia fisica (un corpo scolpito che diventa l’unica o la principale ragione di vita) sia psicologica, come quando – sempre per esempio – mette in risalto la propria “cultura” o il proprio sapere per denigrare chi ci sta vicino.
Questa percezione auto-distorta va immediatamente in crisi ai primi confronti, proprio perche’ non poggia su delle basi psicologiche solide: basta, dunque, un altro sportivo o un altro intellettuale per far scattare l’aspra competizione e/o spesso l’insicurezza e il senso di sconfitta.
Il narcisista, in realta’, in ogni ambito della propria esistenza, e’ come se si proteggesse con uno schermo, cosa che lo rende debole in quanto isolato, ed e’ pronto inconsciamente ad andare in crisi… ogni volta che c’e’ un’interazione maggiore che lo riguarda.
La persona con una sana autostima, invece, punta a conoscere se stesso anche attraverso l’interazione e l’integrazione degli altri, riconoscendo i loro meriti e i propri, il che non significa non volersi migliorare, anzi!
Una persona con autostima, del resto, ha un’immagine di se’ che e’ uguale a quella di tutti gli altri, insomma sa che e’ un essere unico e irripetibile, ma sa anche che e’ uguale a qualsiasi altro essere umano.
Essendo una persona sicura di se’ o che aspira a diventare tale, la persona con autostima non ha bisogno di esagerare e sottolineare i suoi successi, semplicemente se li gode… festeggiandoli.
Un’altra differenza tra autostima e narcisismo sta nella cosiddetta assertivita’: mentre, infatti, i primi sanno ascoltare, sanno vivere… gli altri, i secondi vivono a malapena se stessi, hanno un bisogno costante di attenzione e hanno bisogno dell’adulazione e del riconoscimento degli altri per mantenere alto questo profilo, pena il crollo immediato.
Ecco perche’ i narcisisti sono – purtroppo per loro – incapaci di amare: non amando realmente se stessi, sono troppo concentrati su questo fragile ego, sono troppo proiettati a mantenere alta questa immagine, dunque lo schermo che si creano rispetto al prossimo impedisce loro qualunque contatto realmente emozionale e – alla fine – evolutivo, in quanto il confronto e’ spesso un carburante per la crescita.
Da qui deriva anche un’altra grande differenza, che si basa sulla cosiddetta empatia.
La persona che e’ dotata di autostima e’ capace di interagire davvero con gli altri, li ascolta e ne fa esperienza.
Una persona narcisista, purtroppo, non riesce a fare questo lavoro, dunque non solo e’ emotivamente bloccata ma finisce con il diventare – spessissimo – un adulto mancato, un ragazzino adolescente dentro il corpo di un uomo (o di una donna).
Un’altra differenza-chiave riguarda l’egoismo e il suo contrario, alias la cooperazione.
Una persona con autostima si ama, si vuole bene, ma riesce a vedere anche gli altri, mostrando generosita’ e cooperativita’.
Una persona narcisista, invece, vede solo se stesso, o meglio l’immagine che ha proiettato dentro la propria pozzanghera.
Un’ultima differenza, infine, riguarda l’arroganza: il narcisista, nella stragrande maggioranza dei casi, e’ arrogante, invidioso e – a volte – perfino aggressivo, in quanto gli altri in fondo sono solo dei competitori che al massimo lo criticano, cosa che puo’ ferire il fragile equilibrio costruito.
Chi si gode invece una pacifica e salutare autostima riesce a provare compassione per gli altri, in quanto sa che gli altri sono specchi di lui, ovvero hanno le stesse esigenze che ha lui.
Inoltre impara soprattutto dagli sbagli, cosa che e’ impossibile per chi soffre di narcisismo.
Insomma mentre il narcisista si ama per finta, la persona dotata di autostima lo fa per davvero.
Detto questo, puo’ sembrare che la nostra societa’ sia piena di persone narcisiste, e in parte sicuramente lo e’.
Il punto e’ che chi ha o viaggia verso l’autostima e’ meno evidente rispetto al narcisista, dunque, come al solito, fa piu’ rumore un albero che cade che una foresta che cresce.
Certo e’ che la televisione e il sistema sociale (stupidamente competitivo per non dire brutale, ripeto) non aiutano, ma sta alla persona crescere attraverso le difficolta’.
Molte volte – ricordiamocelo – sono proprio queste che ci fanno crescere.
Una persona narcisista e una persona con autostima, dunque, possono sembrare uguali di primo acchito: eppure la prima e’ destinata a rompersi in cocci non appena il fisico invecchia un po’ o non appena il non-amore che si porta dietro lo molla per la sua strada, mentre la seconda si gode semplicemente la sua unicita’, le sue doti, e la costante voglia di crescere e migliorarsi, da ogni punto di vista.