Una società a rischio esaurimento

La sindrome da esaurimento – burn out syndrome, secondo la terminologia anglosassone – e’ una moderna patologia causata dall’eccessivo stress psichico, che nasce da un lavoro routinario, da una vita affettiva non appagante, ma anche e soprattutto dalla mancanza di autenticita’ nei rapporti con gli altri, cosa che porta ad un isolamento ascrivibile a numerose cause, caratteriali e/o sociali. I sintomi psichici sono sempre gli stessi, insonnia, astenia, difficolta’ di concentrazione, visione pessimistica, senso di tristezza e di impotenza generali, fino ad arrivare a forme piu’ gravi come attacchi di ansia, panico, bulimia, impotenza, frigidita’, tic nervosi, ipocondria e via discorrendo.


I sintomi fisici di questo malessere psichico, invece, sono le classiche emicranie, l’ipertensione arteriosa, la tachicardia, le vertigini, il colon irritabile e l’amenorrea.
Pochi sanno, ma la sindrome da esaurimento puo’ essere dovuta non solo allo stress da iperattivita’ ma anche a quello da ipoattivita’, ovvero quando si ha talmente tanto tempo libero… che non lo si mette a frutto sviluppando vere e proprie paranoie.
La burn out syndrome e’ molto piu’ comune di quanto si possa immaginare: condurre una vita come quelle odierne, e dovendo mostrare interesse solo per il lavoro, il denaro, le cose materiali (cosa che ci spinge inconsciamente a relegare in secondo piano tutta la nostra dimensione interiore) ci reprime e deprime a tal punto da causare un netto isolamento in troppi di noi, cosa che alla fine porta a un ripiego su un ego ferito… che e’ alla ricerca sempre di nuove conferme.
La disistima prodotta dall’isolamento e l’aridita’ affettiva che ci circondano rendono le cose ancora piu’ difficili, col risultato che siamo tutti sempre piu’ soli e meno sereni.
La sindrome da esaurimento e’ collegata anche anche al nostro senso di moralita’, che in una societa’ del genere viene completamente annientato, in nome di un interesse finanziario che e’ a dir poco banale nelle sue manifestazioni (il denaro e’ magia, anzi energia, direbbero gli sciamani).
La corsa ossessiva verso uno status sociale inoltre inquina le relazioni, soprattutto la parte essenziale di noi, ovvero l’amore incondizionato verso il prossimo e verso tutto cio’ che ci circonda, amore che siamo chiamati ad esprimere al fine di realizzarci come esseri umani.
E cosi’ l’unica affettivita’ che rimane e’ quella che si confa’ alle nostre ambizioni e ai nostri obiettivi, mentre la morale si riduce a una semplice forma di galateo visibile nelle piu’ banali situazioni della vita quotidiana.
In un quadro cosi’ sconsolante, diventa indispensabile affrancarsi il piu’ possibile dal “sistema”, dandosi una scala di valori interiori che devono iniziare a dominare la scena, costi quello che costi.
Perche’, fin quando inseguiremo obiettivi effimeri, materiali e secondari, ci trascureremo nell’anima, e i risultati saranno l’esasperazione del conflitto di cio’ che siamo, ovvero anima e mente.
Occorre che ciascun individuo riscopra una sua etica personale, uscendo dal guscio al fine di intessere rapporti umani autentici basati sull’anima e non sulla mente. Abbiamo bisogno di un ritorno alla gentilezza, alla correttezza, all’onesta’, alla generosita’. All’integrita’. Bisogna imparare ad amarsi sulserio, proprio per poter amare in modo maturo anche gli altri intorno a noi.
C’e’ bisogno, quindi, di un nuovo tipo di cultura, dove essere buoni non significhi essere stupidi, e dove essere generosi non sia uno spreco di risorse.
Sono questi i valori che bisogna riscoprire, niente piu’ niente meno.
Anche se ce lo vogliono far credere, e anche se alcuni di noi lo credono per abitudine, nessun uomo e’ un isola.
Siamo tutti pezzi perfetti di un puzzle la cui raffigurazione e’ la bellezza stessa della vita e del pianeta che ci circonda.

Fonte immagini: Google.