Una vita all’insegna delle abduction aliene

Ammetto di essere molto attratto da certe tematiche, e sono anche consapevole che in giro ci sono molte persone insane di mente.
Ho deciso di scrivere questo articolo perche’ considero la persona che ho intervistato altamente credibile, coerente e non in cerca di visibilita’ come qualcuno potrebbe pensare.
Gli argomenti che seguono, dunque, appartengono a un “altro mondo”, non per questo non possono essere definiti reali.

Valentina Lastilla e’ una ragazza come tante che afferma di avere avuto contatti diretti con altre civilta’.
Si puo’ credere o meno – ripeto – a questi argomenti, ma una mente aperta – come dico sempre – deve valutare, anzi ha ha il diritto/dovere di sondare anche le cosiddette informazioni “impossibili”.
Queste informazioni, infatti, sono tali secondo la nostra visione materica della realta’, la nostra considerazione della quotidianita’ e della cosiddetta “normalita'”.
Valentina Lastilla, dicevo, e’ una ragazza che afferma di aver incontrato in astrale – dunque durante il sonno – esseri di altre civilta’, e tuttora ha la facolta’ – concessa a pochi – di ricordare nitidamente le scene vissute, come se fosse cosa ben diversa dal sognatore.
In uno di questi sogni, Valentina ha dichiarato di essersi trovata su una piattaforma bianca rotante insieme ad altre anime che non conosceva, e di aver visto un astronave nera solida sopra di loro… che sembrava non avere ne’ inizio ne’ fine, grazie alla quale sono atterrati su un altro Pianeta dal quale la Terra era visibilissima, molto vicina, forse la semplice dimensione astrale del Pianeta stesso.
La prova sembra essere che la vegetazione su questa “nuova biosfera” era piu’ verde, piu’ grande e lussureggiante, cosa che molte persone – che hanno avuto esperienze di pre-morte, per esempio – hanno gia’ confermato.
In un sogno lucido, Valentina Lastilla si e’ recata in ospedale e ha incontrato un suo amico ora defunto, che gli ha mostrato una videocassetta che conteneva gli ultimi rantoli della vecchia Terra, Pianeta che si sta ribellando a determinate frequenze vibratorie in quanto – afferma – “Si sta dirigendo verso la cintura fotonica delle Pleiadi, la cui frequenza e’ molto piu’ elevata”.
Secondo Valentina, sono questi i motivi del caos attuale: e’ come se fossero a confronto due energie, una vecchia ma radicata che non vuole abbandonare la scena e un’altra del tutto nuova, inedita, che investira’ il futuro dell’umanita’.
Valentina dichiara che, in questa vita, ha un potere curativo nelle mani, un dono che si porta indietro da altre incarnazioni, giacche’ lei stessa ha verificato nei cosiddetti registri akhascici che in una vita precedente, proprio sulle Pleiadi, era una guaritrice di nome Anheystell che usava la pranoterapia.
Durante i suoi sogni lucidi, Valentina ha incontrato anche razze negative: secondo la sua visione, le cosiddette abduction, a volte, scaturiscono da legami passati.
Quando era sulle Pleiadi ed era una guaritrice, per esempio, Anheystell/Valentina ha avuto a che fare con i cosiddetti Arconti, gli “architetti del buio”: forse un patto segreto, forse la seduzione di un’anima non ancora evoluta del tutto nella luce, fatto sta che anche in questa vita Valentina li ha incontrati, e l’incontro e’ stato tutt’altro che piacevole.
Sempre in astrale, infatti, Valentina si e’ trovata in una grossa stanza buia, molto buia, con due Arconti alti, nerboruti, senza volto e abbigliati con delle tuniche nere con cappuccio, che la tenevano sotto braccio, mentre altri circondavano la camera.
Questi due figuri si dichiaravano interessati alla sua luce, e il disagio dell’anima di Valentina – consapevole di essere tale in quel momento, dato che non sentiva il peso del corpo – era grande. Le cose sono peggiorate quanto un terzo Arconte si e’ avvicinato a lei con un bastone infuocato per imprimerle un marchio sulla mano destra, cosa che, quando e’ avvenuta, ha fatto scattare in Valentina la consapevolezza di essere un essere di luce, allontanando anzi disintegrando immediatamente i presenti.
Quando il giorno dopo Valentina si e’ svegliata ed e’ andata in bagno per le consuete abluzioni mattutine, ha notato una piccola ferita sul dorso della mano destra, un segno circolare le cui dimensioni possono essere paragonate a quelle di un centesimo di euro.
Li’ la ragazza ha avuto la prova definitiva, materiale che era tutto vero, insomma non era solo nella sua testa, anche se – da ricercatrice spirituale – lo aveva gia’ capito da tempo.
Una sera Valentina ha sognato un qualcosa che si e’ trasformato in una vera e propria abduction: era stata sparata all’addome, e subito dopo si e’ trovata su una lettiga di un disco volante consapevole di esserlo. Ebbene, la ragazza ha subito degli interventi chirurgici, e subito dopo – sempre in sogno – si e’ recata da sua madre dicendole che “Gli alieni le avevano salvato la vita”.
In realta’ – spiega Valentina – “I grigi sono bravi a camuffare i ricordi, a confonderli, in modo tale da non creare traumi o reazioni nelle persone da loro attenzione”.
Dopo quel sogno, Valentina ha cominciato a non stare bene fisicamente: poco tempo dopo ha scoperto di essere incinta, e, dato che non desiderava un figlio, si e’ recata in ospedale per le normali pratiche di aborto, e li’ l’ecografia ha rivelato un feto dalla scatola cranica triangolare… con delle orbite oculari molto grandi.
Mentre era in ospedale, ancora confusa per l’anestesia, Valentina ha visto ai piedi del suo letto due fumose figure grigie: sapeva che erano li’ per monitorare la situazione, e sapeva anche che erano seccate per la decisione che aveva preso.
Da questo e altri casi simili una cosa sembra essere certa: molti dottori sanno che questi casi di aborti di ibridi umano-alieni esistono, tuttavia non e’ concesso loro di rilasciare alcunche’ alla stampa.
In tutti i casi, infatti, subentrerebbe non solo la vergogna ma soprattutto la radiazione dall’albo.
Poco tempo dopo, comunque, dato che Valentina continuava a non stare bene (su consiglio di altre persone che avevano subito le sue stesse vicende) ha scoperto di avere nel suo organismo diversi impianti fisici ed energetici che le impedivano l’attivazione dei chakra – dunque il completo flusso energetico del corpo – alias micro-dispositivi che andavano dalla ghiandola pineale in giu’.
Anche il tema degli impianti e’ noto in ambito medico, e anche qui vige la regola del silenzio.
Liberatasi da questi impianti, comunque, Valentina ora e’ una ragazza serena, che parla tranquillamente di certi argomenti poiche’ – per lei – sono tutt’altro che inverosimili.
Valentina oggi e’ divenuta capace di riconoscere ed eliminare questo tipo di impianti, dato che – a detta di lei e non solo – “Moltissime persone ne hanno e non lo sanno”.
La loro funzione principale sarebbe proprio quella di tenere energeticamente bloccate le anime… in modo che possano fare da serbatoi per certe entita’ che possiedono un certo tipo di energia”.

Si puo’ credere o meno a queste storie, tuttavia se tante persone raccontano piu’ o meno la stessa versione circa il tema delle abduction, un dubbio – anche nella mente piu’ “razionale” – deve pur affiorare.

Fonte immagini: Google.