Vivere la vita verticalmente

Molti di noi, vista la brutalita’ e tribalita’ del modello sociale imposto e considerate le proprie fragilita’, scivolano in uno stile di vita dove la sicurezza, la ripetitivita’ e la resistenza alle abitudini e ai cambiamenti la fanno da padrona.
Ci sentiamo piu’ sicuri in questa bolla routinaria, restando esclusivamente nel nostro piccolo microcosmo, anche se cio’, pian piano, ci toglie fiducia e vitalita’.
Questo modus vivendi ed operandi si basa – ovviamente – sulla paura: spesso, in un contesto simile, si arriva a mentire, sopraffare, il tutto per mantenere le condizioni di vita che ci siamo creati.


Questo dire e non dire per “sopravvivere” si riflette in tutte le relazioni personali che abbiamo (le relazioni, precisiamolo, sono uno specchio fedele del nostro grado di consapevolezza e quindi di evoluzione): spesso ci sentiamo traditi, delusi, nel avori come nella vita personale, ma la verita’ e’ che anche noi abbiamo smesso di comunicare in nome di una sicurezza… assolutamente insicura.
Essendo disonesti con noi stessi e dunque con gli altri, pian piano le nostre relazioni diventano sempre piu’ superficiali, fino a perdersi nell’etere dei rapporti umani: ecco che ci sentiamo soli e frustrati, quando in realta’ siamo – almeno in parte – responsabili dei nostri fallimenti.
Questo modello di pensiero e di vita – che chiameremo orizzontale – e’ tipico dell’uomo moderno, che non vuole vivere i rischi e odia i cambiamenti, cose che sono assolutamente normali e fisiologiche quando si vive in un sistema basato sulla paura che produce una bassa autostima.
Se introduciamo rischi piccoli e pian piano grandi cambiamenti ma soprattutto molta piu’ onesta’, ecco che la vita appare piu’ semplice, piu’ lineare e immediatamente piu’ serena: in sostanza, ascoltiamo la nostra voce interiore e la nostra energia vitale si riaccende.
In questo nuovo status siamo meno interessati a cosa gli altri pensano di noi: i loro giudizi, anche se veri, non ci toccano solo in quanto tali, e quelli falsi non ci sfiorano allo stesso modo.
I mistici definiscono questo modus vivendi il modello della vita verticale, che guarda cioe’ al cuore e in un certo senso all’anima e alla sua ascensione (o consapevolezza di se’).
Quando viviamo verticalmente, tutto cio’ che accade nella nostra vita – sia esperienze di piacere che di dolore – vengono viste come in realta’ sono, ovvero esperienze che servono a farci evolverci e crescere. In pratica tutto diventa un dono fattoci dall’esistenza.
Un ostacolo abbastanza grosso da superare per iniziare a vivere verticalmente e’ quello di separarsi dalla propria famiglia, ovvero sganciarsi da tutto quello che e’ il background emotivo familiare, che comprende gioie ma spesso anche dolori, paure se non un’ estrema negativita’.
Solo ribellandoci a questo background e costruendone uno che sia confacente alla nostra natura possiamo essere sereni e soddisfatti.
Nella vita siamo continuamente davanti a un bivio, ovvero se vivere orizzontalmente o verticalmente.
Anche se la societa’ ci induce a farlo, vivere orizzontalmente e’ piu’ difficile e faticoso, in quanto innaturale per moltissimi aspetti, dato che dobbiamo secretarci e limitarci alla versione minimale di noi.
Chiudere per esempio una relazione che nei fatti e’ gia’ morta, o cambiare lavoro, amici o addirittura vita, cercando un posto che faccia al caso nostro, puo’ essere un ottimo inizio per iniziare questo percorso che sara’ alla fine piu’ spirituale che materiale.
Ma vivere verticalmente significa anche avere il coraggio di guardarsi dentro, guardando in faccia le proprie paure, i propri fallimenti, che sono sempre e solo momentanei.
E’ molto importante, per esempio, uscire dalla rassegnazione, osservare dall’esterno i propri disagi, cosi’ come parlare delle proprie ferite e delle proprie frustrazioni, dato che cio’ ci fa sentire immediatamente piu’ liberi e leggeri. Sentire le nostre ferite e perfino la nostra vulnerabilita’, paradossalmente, concentra l’energia su di noi e ci rende forti e consapevoli.
Insomma, vivere verticalmente significa vivere nella fiducia e nell’onesta’ (di conseguenza con maggiore serenita’ d’animo) mentre vivere orizzontalmente e’ esattamente l’opposto.
Anche se molti ancora non vogliono ammetterlo, abbiamo tutti un disperato bisogno di cambiare radicalmente il nostro modo di vedere e soprattutto pensare la vita.

Tratto dal libro “Fiducia e Sfiducia” di Krishnananda, Amana.
Fonte immagini: Google.